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Ju-Jitsu

ju-jitsu

Tra le arti marziali che proponiamo c'è il jujitsu, una disciplina che insegna autodifesa e promuove il benessere psicofisico, permettendo di unirsi a veri appassionati. Le lezioni iniziano con un saluto tradizionale e un riscaldamento. A seconda del giorno, si svolgono diverse attività come tecniche, kata, autodifesa, combattimento sportivo o lotta a terra, concludendo con un saluto finale.

Tra le attività che pratichiamo abitualmente si ricordano anche i kata (形,forme), ovvero sequenze ben codificate di difese e attacchi che si eseguono contro un avversario immaginario, e gli enbu (演武, dimostrazioni di combattimento), analoghi ai precedenti ma eseguiti in coppia.

  • Kick jitsu

    Si tratta di uno sport di combattimento che deriva dall’incontro delle tecniche del jujitsu tradizionale (leve e proiezioni) con quelle di stampo più moderno della kickboxing (calci e pugni). I due contendenti iniziano affrontandosi in un combattimento in piedi, finalizzato all’atterramento e alla sottomissione dell’avversario: la vittoria nelle gare di kick jitsu viene assegnata a chi riesce a immobilizzare a terra l’avversario per dieci secondi o quando un atleta viene bloccato e costretto alla resa da una leva articolare, un bloccaggio o uno strangolamento.

  • Demo team

    Consiste in una dimostrazione coreografica di tecniche del jujitsu da parte di squadre composte da un massimo di quattro atleti, che simulano un combattimento e danno prova della loro abilità, coordinazione e precisione dei movimenti. Queste esibizioni, altamente spettacolari, vengono valutate da una giuria di arbitri che assegna la vittoria in base alla precisione, alla difficoltà e alla sequenzialità delle tecniche, ma anche alla qualità coreografica dell’esibizione nel suo complesso e alle capacità atletiche dei partecipanti.

  • Lotta a terra

    Questa disciplina consiste in un combattimento che si svolge interamente al suolo e non prevede né calci né pugni; i due atleti si afferrano e si controllano a vicenda, mettendo in atto tecniche finalizzate al bloccaggio dell’avversario per 10 secondi o al costringerlo alla resa per mezzo di strangolamenti o leve articolari.

  • Kobudo

    Col termine kobudo, che significa “l’antica via della guerra”, ci si riferisce allo studio di alcune delle armi tradizionali giapponesi e di Okinawa. Molte di queste armi sono semplici e di origine contadina, ma vengono sfruttate efficacemente come strumento di combattimento: fra di esse citiamo, ad esempio, il bō (un bastone di legno lungo circa 180 centimetri), i nunchaku (due corti bastoni uniti da un breve tratto di corda o catena), i sai (armi simili a pugnali con tre punte) e i tonfa (bastoni dotati di un’impugnatura perpendicolare).

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